Ascoli Piceno, città delle cento torri e del bien vivre

Saranno le dimensioni contenute del centro storico o i palazzi antichi in travertino, ma Ascoli Piceno conserva tutt’oggi il fascino ineguagliabile dei borghi del centro Italia dove il tempo sembra non essere passato. Le piazze signorili ed eleganti, le chiese storiche ricche di tesori, le torri e i campanili che ne punteggiano il profilo. Ad Ascoli Piceno cultura e fascinazione popolare non potranno che rubarvi il cuore.

Storia e curiosità su Ascoli Piceno
La storia di Ascoli Piceno si fonda su origini antichissime. Se reperti indicano che la zona fosse abitata già nell’epoca neolitica, è nel III secolo a.C. che i Romani si insediarono nel territorio dei Piceni facendo di Asculum un centro nevralgico grazie anche alla sua posizione sulla via Salaria. Tante e variegate le vicende che coinvolsero la città nel corso dei secoli ma il periodo romano per Ascoli Piceno, e tutte le Marche, fu sinonimo di grande prosperità.

Ascoli Piceno venne dominata da diverse signorie, Malatesta e Sforza per citarne alcune, e fu sotto il possesso dello Stato Pontificio fino alla metà dell’Ottocento.

La città si è guadagnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare per attività partigiana (2001) grazie al ruolo cardine della resistenza ascolana nel settembre 1943 contro l’occupazione tedesca.

Cosa vedere ad Ascoli Piceno: i luoghi imperdibili
Da dove partire per stilare una lista dei monumenti di Ascoli Piceno da visitare assolutamente? Difficile. In un connubio tra arte, cultura, architettura, enogastronomia, sono tante le cose da vedere.

Fra tutte piazza del Popolo piazza Arringo. Palazzo dei Capitani con la sua torre medioevale merlata, simbolo architettonico dell’intera città. Tra i musei raccomandiamo la Pinacoteca civica ospitata nel Palazzo Arringo dove ammirare opere, tra le tante, di Turner, Morelli, Palazzi, Celentano, Pellizza da Volpedo, De Carolis.

Imperdibile una pausa al caffè Meletti, storico locale da sempre considerato il ritrovo dei personaggi più illustri, nonché punto d’incontro di cultura e di vita mondana, meglio se per assaggiare l’anisetta, un liquore tipico a base di anice verde.

Non finisce qui, da non perdere sono anche il ponte romano, Forte Malatesta, il duomo di San’Emidio, la chiesa di San Francesco e i musei della Cartiera papale.

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